venerdì 13 giugno 2008

Orto botanico - Università degli Studi di Pavia

..una piccola visita virtuale..

Animali di frutta

A volte può cambiare la sostanza...!

lunedì 9 giugno 2008

la gazzella e il leone

Ogni giorno in Africa,una gazzella si sveglia e inizia a correre..sa che dovrà correre più veloce del leone,altrimenti verrà mangiata..esiste sempre l'eccezione che conferma la regola..!!!

domenica 8 giugno 2008

LA LOCOMOTIVA

..LA LOCOMOTIVA..

di Francesco Guccini



Non so che viso avesse, neppure come si chiamava,

con che voce parlasse, con quale voce poi cantava,

quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli,

ma nella fantasia ho l'immagine sua:

gli eroi son tutti giovani e belli,

gli eroi son tutti giovani e belli,

gli eroi son tutti giovani e belli...

Conosco invece l'epoca dei fatti, qual' era il suo mestiere:

i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere,

i tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti

sembrava il treno anch' esso un mito di progresso

lanciato sopra i continenti,

lanciato sopra i continenti,

lanciato sopra i continenti...

E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano

che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano:

ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite,

sembrava avesse dentro un potere tremendo,

la stessa forza della dinamite,

la stessa forza della dinamite,

la stessa forza della dinamite..

Ma un' altra grande forza spiegava allora le sue ali,

parole che dicevano "gli uomini son tutti uguali"

e contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via la bomba proletaria

e illuminava l' aria la fiaccola dell' anarchia,

la fiaccola dell' anarchia,

la fiaccola dell' anarchia...

Un treno tutti i giorni passava per la sua stazione,

un treno di lusso, lontana destinazione:

vedeva gente riverita, pensava a quei velluti, agli ori,

pensava al magro giorno della sua gente attorno,

pensava un treno pieno di signori,

pensava un treno pieno di signori,

pensava un treno pieno di signori...

Non so che cosa accadde, perchè prese la decisione,

forse una rabbia antica, generazioni senza nome

che urlarono vendetta, gli accecarono il cuore:

dimenticò pietà, scordò la sua bontà,

la bomba sua la macchina a vapore,

la bomba sua la macchina a vapore,

la bomba sua la macchina a vapore...

E sul binario stava la locomotiva,

la macchina pulsante sembrava fosse cosa viva,

sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno

mordesse la rotaia con muscoli d' acciaio,

con forza cieca di baleno,

con forza cieca di baleno,

con forza cieca di baleno...

E un giorno come gli altri, ma forse con più rabbia in corpo

pensò che aveva il modo di riparare a qualche torto.

Salì sul mostro che dormiva, cercò di mandar via la sua paura

e prima di pensare a quel che stava a fare,

il mostro divorava la pianura,

il mostro divorava la pianura,

il mostro divorava la pianura...

Correva l' altro treno ignaro e quasi senza fretta,

nessuno immaginava di andare verso la vendetta,

ma alla stazione di Bologna arrivò la notizia in un baleno:

"notizia di emergenza, agite con urgenza,

un pazzo si è lanciato contro al treno,

un pazzo si è lanciato contro al treno,

un pazzo si è lanciato contro al treno..."

Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva

sibila il vapore e sembra quasi cosa viva

e sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande in aria:

"Fratello, non temere, che corro al mio dovere!

Trionfi la giustizia proletaria!

Trionfi la giustizia proletaria!

Trionfi la giustizia proletaria!"

E intanto corre corre corre sempre più forte

e corre corre corre corre verso la morte

e niente ormai può trattenere l' immensa forza distruttrice,

aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto

della grande consolatrice,

della grande consolatrice,

della grande consolatrice...

La storia ci racconta come finì la corsa

a macchina deviata lungo una linea morta...

con l' ultimo suo grido d' animale la macchina eruttò lapilli e lava,

esplose contro il cielo, poi il fumo sparse il velo:

lo raccolsero che ancora respirava,

lo raccolsero che ancora respirava,

lo raccolsero che ancora respirava...

Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al motore

mentre fa correr via la macchina a vapore

e che ci giunga un giorno ancora la notizia

di una locomotiva, come una cosa viva,

lanciata a bomba contro l' ingiustizia,

lanciata a bomba contro l' ingiustizia,

lanciata a bomba contro l' ingiustizia!

ELETTRICITA': DA OGGI AL FUTURO...

Museo della Tecnica Elettrica

La richiesta di elettricita' continua a crescere ma ci sono problemi accanto ai benefici. Le centrali che bruciano combustibili fossili producono anidride carbonica che contribuisce al riscaldamento globale mentre l'eliminazione delle scorie delle centrali nucleari e' un problema non ancora risolto. Migliorate tecnologie di controllo consentono di ottenere soluzioni di risparmio energetico. Nuove sorgenti di elettricita' vengono sviluppate, come le celle solari e le celle a combustibile che non generano sottoprodotti dannosi.In futuro la fusione nucleare - la sorgente di energia del sole e delle stelle - potrebbe diventare una concreta sorgente di energia.
I progressi dell'elettricita' consentono di avere dispositivi piu' piccoli e "intelligenti" in tutti i campi: energia, comunicazioni, svago, medicina e robotica tutti i mezzi di trasporto, automobili incluse, diventano piu' "elettrici" e i calcolatori diventano sempre piu' piccoli e potenti.Nell'"eta' dell'informazione" si puo' ricevere informazione istantaneamente e si puo' comunicare con altre persone ovunque nel mondo, come se si fosse nella stessa stanza.Oggi il nostro mondo contiene cosi' tanti apparecchi elettrici che e' impossibile immaginare la nostra vita senza elettricita'.

ELETTRICITA': LE ORIGINI E LA SUA AFFERMAZIONE

Museo della Tecnica Elettrica

Piu' di duemila anni fa i Greci osservarono che un pezzetto di ambra quando e' strofinato, puo' attrarre oggetti leggeri come piume. Era allora anche noto che la pietra magnetica attrae oggetti di ferro.
Nel Settecento, gli studiosi dell'elettricita', questa "nuova" disciplina, sono una comunita' scientifica virtuale. Essi viaggiano si scrivono, e presentano i loro esperimenti nei salotti dell'alta societa'. Riscuotono sia ammirazione che curiosita', impiegando l'elettricita' per usi didattici e medici oltre che per intrattenimento.




Il 20 marzo 1800 Alessandro Volta scrive una celebre lettera alla London Royal Society in cui annuncia la propria invenzione: la Pila. Per la prima volta e' possibile produrre un debole ma continuo flusso di elettricita'; da li presto nascono lo studio scientifico dell'elettricita' e la ricerca delle sue applicazioni pratiche.Nel 1831 Micheal Faraday compie la scoperta fondamentale dell'induzione elettromagnetica sulla quale si basa il funzionamento di generatori e motori.
A meta' dell'Ottocento si hanno le prime applicazioni pratiche dell'elettricita': la telegrafia, la deposizione elettrolitica e, successivamente, l'illuminazione. Chi avrebbe immaginato che l'elettricita' avrebbe presto reso possibile una rete intercontinentale di comunicazione telegrafiche?Piu' tardi, alla fine del secolo, il successo commerciale del telefono e gli esperimenti pionieristici di telegrafia senza fili susciteranno stupore e ammirazione sia tra gli scienziati sia tra il grande pubblico.




Gli sviluppi piu' importanti si registrano nelle applicazioni dell'elettricita' all'illuminazione. Dal 1880 entrano in uso le lampade ad incandescenza. Pochi anni dopo l'elettricita' viene impiegata per le tramvie e le ferrovie, mostrando la potenzialita' e la versatilita' di questa nuova sorgente di energia.Nel 1879 Werner Von Siemens presenta alla Esposizione Industriale di Berlino la prima locomotiva elettrica alimentata alla tensione di 160V in corrente continua.

La maggior parte delle centrali per la produzione di energia elettrica sono azionate da macchine a vapore e sono costruite vicino ai luoghi di impiego dell'elettricita'. Centrali idroelettriche vengono realizzate dove c'e' disponibilita' di acqua dai fiumi. Verso la fine del secolo si comincia a concentrare la produzione in impianti piu' vasti, lontani dai centri urbani.I motori elettrici cominciano ad essere usati nelle fabbriche e in alcune applicazioni domestiche, ma la nuova tecnologia viene adottata lentamente. In questo periodo la luce elettrica e il telefono sono ancora privilegio di pochi.

venerdì 6 giugno 2008

GLI INVERTEBRATI



Museo di Storia Naturale






Gli esemplari di invertebrati ammontano a circa 100.000 unità, distribuiti nelle classi di pertinenza.Tra le collezioni più antiche ci sono i coralli su ossidiana raccolti da Spallanzani al Castello di Lipari, durante il famoso viaggio al regno delle due Sicilie nel 1788. Di notevole pregio è la collezione di vermi viscerali del Pastore Giovanni Augusto Goeze acquistata da Giuseppe II nel 1787. Si tratta di una ingente raccolta di parassiti intestinali di assoluto valore scientifico, comprendendo molti ‘tipi’, ossia esemplari sui quali è stata descritta la specie.A spiegare il moderno concetto di biodiversità rientra la collezione di circa 20.000 conchiglie terrestri e d’acqua dolce raccolte da Arturo Issel e acquistate da pavesi nel 1894. Di Pavesi, noto studioso di aracnologia, il museo conserva, tra l’altro, la collezione di ragni.Di grande pregio è la raccolta di spugne radunata, studiata e donata al Museo da Balsamo Crivelli.Tra gli esemplari di crostacei si impone, con i suoi oltre due metri, un granchio gigante del Giappone.