Museo di Storia Naturale
Gli esemplari di invertebrati ammontano a circa 100.000 unità, distribuiti nelle classi di pertinenza.Tra le collezioni più antiche ci sono i coralli su ossidiana raccolti da Spallanzani al Castello di Lipari, durante il famoso viaggio al regno delle due Sicilie nel 1788. Di notevole pregio è la collezione di vermi viscerali del Pastore Giovanni Augusto Goeze acquistata da Giuseppe II nel 1787. Si tratta di una ingente raccolta di parassiti intestinali di assoluto valore scientifico, comprendendo molti ‘tipi’, ossia esemplari sui quali è stata descritta la specie.A spiegare il moderno concetto di biodiversità rientra la collezione di circa 20.000 conchiglie terrestri e d’acqua dolce raccolte da Arturo Issel e acquistate da pavesi nel 1894. Di Pavesi, noto studioso di aracnologia, il museo conserva, tra l’altro, la collezione di ragni.Di grande pregio è la raccolta di spugne radunata, studiata e donata al Museo da Balsamo Crivelli.Tra gli esemplari di crostacei si impone, con i suoi oltre due metri, un granchio gigante del Giappone.
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